Il Tempio della Sibilla è un antico tempio di epoca Romana che sorgeva nell’acropoli di Tivoli vicino al Tempio di Vesta. A quale divinità fosse dedicato non è mai stato chiaro con esattezza, nel tempo si è pensato che fosse da attribuirsi alla sibilla Albunea.
Il tempio della Sibilla fu eretto nel II secolo a.C. su una struttura a forma rettangolare i cui resti sono ancora oggi visibili dal Ponte Gregoriano ed anche da Piazza del Tempio di Vesta. La struttura era di ordine ionico con quattro colonne sul fronte principale (oggi ne restano solo due) senza capitello.
Nel corso degli anni all’interno del tempio è stata inserita una chiesa dedicata a San Giorgio, a partire dal 978. Sia i dipinti di valore che decoravano il tempio della Sibilla in fase iniziale che quelli subentrati successivamente, nella chiesa, anche loro di grande valore, sono andati perduti.
Storia del Tempio della Sibilla
Il Tempio della Sibilla fu eretto nel II secolo a.C. su una sostruzione artificiale i cui resti sono ancora oggi visibili se si costeggia il tempio in direzione di Villa Gregoriana. Nel corso degli anni la struttura ha vissuto diversi interventi di riqualificazione e restauro con riferimento soprattutto al monumento lapideo.
Il tempio era infatti stato esposto per secoli ad agenti atmosferici di varia natura e, soprattutto, ai vapori delle acque sulfuree che provenivano dalle cascate piuttosto caratteristiche che lo circondano. Sebbene, come detto, l’attribuzione non sia mai stata del tutto chiarita, i perché della dedica alla sibilla Albunea sono da ricercarsi nella storia: più per la precisione tra gli storici Latini, dove vi è notizia dell’esistenza del culto della Sibilla Tiburtina dal nome Albunea.
Perché tempio della Sibilla?
Ella fu considerata la decima delle sibille esistenti nell’antichità (le sibille erano figura mitologiche, vergini in grado di fare predizioni e fornire responsi). Nell’atrio del vecchio tempio era presente una effige della Sibilla, scolpita su una lapide, ma successivamente distrutta con la speranza di rinvenire un tesoro al suo interno.
E sempre all’interno del monumento lapideo furono rinvenute ceneri che diversi storici indicarono come i resti della Sibilla Tiburtina. Da segnalare come nota di colore che oggi a Tivoli è presente anche un ristorante che ne porta il nome: la Sibilla. un luogo con 300 anni di storia, nato nel 1720 sulla acropoli tiburtina, e che nel corso dei secoli è stato teatro dei festeggiamenti più importanti di numerose personalità.