È uno dei luoghi più suggestivi di Tivoli, un gioiello di quel Rinascimento italiano che è stato ammirato in tutto il mondo. Villa d’Este è uno dei siti dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Un complesso famoso in tutto il mondo, vero e proprio fiore all’occhiello della città di Tivoli dal punto di vista architettonico pellegrinaggio di tantissime visite guidate. La fama di Villa d’Este deriva da un insieme di fattori: sono tanti i punti di interesse storico, artistico e culturale che vi si possono trovare.
Si parla tanto del giardino di Villa d’Este, per la precisione il “giardino all’italiana” più bello d’Europa un prodigio di fontane e getti d’acqua altamente coreografici; quanto del palazzo in sé, il luogo fatto edificare dal Cardinale Ippolito II d’Este per farne la sua sede sul territorio dopo che erta stato nominato governatore di Tivoli.
Un’opera cui si lavorò per 20 anni
E l’intera villa fu voluta proprio dal Cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia. Il complesso è opera del lavoro incessante dell’architetto Pirro Logorio il quale impiegò 20 anni per portare a termine questa imponente opera.
Una lungaggine dei lavoro dovuta tanto alla complessità degli stessi, quanto ad alcune problematiche che emersero nel tempo. Si parla in particolare della necessità di pescare, direttamente dal fiume Aniene affluente del Tevere, l’acqua che zampilla tutt’oggi dalle numerosissime fontane. Per questa operazione fu necessario scavare un canale sotterraneo di circa 600 metri.
Il complesso di Villa d’Este occupa, in totale, un’area di 4 ettari distribuita tra palazzo residenziale; giardino con viali alberati e siepi; e numerose fontane.
All’interno di Palazzo d’Este
Il palazzo d’Este presenta una facciata elegante presso la quale si accede tramite il cosiddetto vialone delimitato dalla Gran Loggia e dalla Fontana d’Europa.
Una volta varcata la soglia si accede ad un scalinata che conduce direttamente ad un salone dall’apparenza piuttosto importante. Da qui sono raggiungibili gli affreschi dell’Appartamento Nobile.
Il palazzo d’Este è sviluppato su 3 distinti piani ognuno dei quali ospita aree e luoghi di interesse: si parla ad esempio dell’Appartamento Vecchio o Superiore; la Sala delle Storie di Salomone, raggiungibile dall’androne; e l’Appartamento Inferiore, caratterizzato dall’affresco di “Ercole Sassano” e dal Salone della Fontanina.
Sotto l’elegante loggiato realizzato a due ordini è visibile un meraviglioso ninfeo che in passato custodiva la Fontana di Leda, conservata oggi alla Galleria Borghese di Roma.
In sostanza molti conoscono Villa d’Este per i suoi meravigliosi giardini con le fontane coreografiche; ma anche il palazzo e i suoi interni meritano di essere visitati e custodiscono testimonianze di quel progetto grandioso in pieno Rinascimento.
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