Una villa meravigliosa che ogni anno attrae migliaia di visitatori da tutto il mondo; quasi un luogo incantato tra acqua, giardini e architetture fantastiche. Villa d’Este a Tivoli è ad oggi uno dei luoghi più apprezzati nei dintorni di Roma.
Un capolavoro rinascimentale, un esempio del giardino italiano inserita di diritto nei siti dell’Unesco dichiarati patrimonio mondiale dell’Umanità. L’intera opera, tanto l’edificio in sé quanto i giardini con le fontane, è espressione fedele del Manierismo, un movimento artistico che fiorisce proprio sul finire del Rinascimento e che della ricerca di raffinatezza e stravaganza le proprie armi; il tutto in barba allo stile armonico e regolare che aveva rappresento l’arte in tutto il periodo rinascimentale.
Come i Giardini pensili di Babilonia
E il Manierismo è ampiamente presente a Villa d’Este: la grande concentrazione di fontane, ninfei, grotte e giochi d’acqua con tanto di musiche idrauliche di sottofondo. Ecco che la villa divenne nel tempo un prototipo da emulare in quanto a giardini europei del Manierismo e del Barocco.
Una struttura che trova ovviamente in Tivoli lo sfondo ideale, visto che questo concetto di giardino deve essere considerato per quello che rappresenta e per il contesto nel quale va a stagliarsi.
Le costruzioni imponenti di Villa d’Este richiamano quasi la magnificenza dei Giardini pensili di Babilonia, considerati a pieno titolo una delle meraviglie del mondo antico. Tutto il sistema idraulico dei giardini e delle fontane fa invece venire in mente l’abilità ingegneristica degli antichi romani.
Ricercando la magnificenza di Villa Adriana
L’opera nacque per volontà del cardinale Ippolito II d’Este il quale volle far rivivere la grandezza raggiunta diversi secoli prima da Villa Adriana, sempre a Tivoli, dimora dell’Imperatore Adriano passato alla storia anche per essere stato un grande esteta amante del gusto e dello sfarzo.
Se Villa Adriana era stata un capolavoro di epoca romana, risalente ai tempi dell’Impero, Villa d’Este diventa un caposaldo del Rinascimento e di altre correnti in divenire, come proprio il Manierismo.
È proprio dalla metà del 1500 che anche l’architettura dei giardini si evolve alla ricerca di forme più elaborate. Nacque allora il cosiddetto ‘giardino di maniera’ che rappresenta una sorta di esasperazione del rigore rinascimentale.
E tra tanti esempi di questa corrente artistica, fu proprio il giardino di Villa d’Este a diventare un simbolo del Manierismo caratterizzato dal ricorso vicine fonti di acqua per alimentare un complesso idrico di rara importanza. Il giardino diventa così uno dei luoghi più apprezzati dai turisti che effettuano visite guidate a Villa d’Este.
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