Uno stile unico diventato, nel tempo, un inconfondibile marchio di fabbrica della bellezza rinascimentale italiana. Quando si parla di ‘giardino all’italiana’ si fa riferimento ad uno standard che dal 15esimo secolo in poi, quindi dal Rinascimento, divenne un modello da seguire e che si diffuse in tutta Europa.
Uno stile che tra le proprie origini da dagli antichi giardini dell’Impero Romano e che si è andato poi a diffondere in tutto il mondo quale modello di eleganza, stile e bellezza.
È proprio a partire da quegli anni, quindi dal 15esimo secolo in poi, che il giardino diventa un luogo di piacere e di svago, un qualcosa da vivere e fruire anche in concomitanza con la riscoperta delle arti e della bellezza classica.
Un esempio di bellezze e simmetria
Nel Medioevo, per definizione un’epoca buia, il giardino era visto essenzialmente con spirito funzionale, quindi soltanto per la sua utilità; con il Rinascimento la concezione viene totalmente ribaltata.
La riscoperta esasperata della bellezza classica porta alla trasformazione dei giardini che diventano luoghi arricchiti da elementi architettonici di ispirazione. Il prato viene strutturato in modo assolutamente simmetrico, a creare geometrie perfette e armoniose. Dai giardini all’italiana trarranno ispirazione i giardini francesi e quelli inglesi.
Luoghi di grande eleganza arricchiti sempre dalla presenza di fontane, statue, pergolati, e altri elementi architettonici.
L’esempio di Villa d’Este
Tra i giardini all’italiana più noti, anche tra i primi a comparire in ordine di tempo, ci sono i giardini di Boboli, di Villa Castello e di Villa Corsini a Firenze; o la Reggia di Caserta. Ma un esempio fulgido di quell’impostazione è dato anche da Villa d’Este.
Le cento fontane che si possono ammirare percorrendo l’omonimo viale; i fantastici giochi d’acqua, che ancora oggi attirano migliaia di turisti da tutto il mondo. La vegetazione che cresce rigogliosa ma sempre in massima simmetria, senza creare distonie.
L’arte di tagliare le piante in modo specifico così da ottenere forme e percorsi precisi nasce proprio dai giardini all’italiana. E Villa d’Este ne è uno dei più fulgidi esempi: con l’imponente concentrazione di fontane, statue, grotte, ninfei, giochi d’acqua spettacolari e musiche idrauliche è un simbolo di quel modo di intendere i giardini che non a caso è stato inserito tra i siti Unesco.
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