La chiesa di San Silvestro alla Carità risale al 468-483 d.c ed è una delle tante chiese fatte costruire da Papa Simplicio per la città di Tivoli. Ed è dedicata a San Silvestro, in ricordo alla legenda di Costantino che disse di convertire gli antichi templi in chiese cristiane.
Attualmente la chiesa dopo vari restauri e alterazioni conserva una sola navata. Le cui arcata non sono molto visibili visto che furono murate nel 1700 circa per portare via le antiche colonne romane di marmo cipollino.
La chiesa di San Silvestro ha molte similarità con la chiesa di San Pietro alla carità, di cui anche la facciata è composta da un timpano dentellato con tre piccole finestre frontali e un portone d’ingresso.
La chiesa al suo esterno ancora conserva parte del campanile; il quale fu abbattuto in parte per la manutenzione di via del colle. E pertanto del campanile si vede poco e nulla, giusto una parte con visto che da campanile quadrato fu ridotto a vela.
La chiesa al suo interno invece ancora conserva nella navata centrale il pavimento cosmatesco, del 1200 di cui molti dei marmi provenivo da Villa Adriana.
L’interno della chiesa di San Silvestro
La chiesa inoltre ha un importante cripta, la quale ricorda molto la cripta di Anagni. Dove al suo interno ancora vi sono visibili importanti lavori risalenti al XII secolo. Anche nella navata centrale esattamente nell’abside della chiesa è emerso un antico affresco di epoca medievale.
L’affresco è di una certa raffinatezza e fa intende vista la qualità del lavoro che la chiesa fu posta in una nuova zona della città di Tivoli e pertanto aveva un certo obiettivo politico e sociale. Al suo interno vi è Cristo benedicente, tra i quattro evangelisti, sette candelabri e i 24 senior dell’apocalisse che offrono i calici d’oro.
Nel catino centrale è rappresentato l’apparizione di Cristo sulla cui testa vi è Dio che regge una corona. Cristo al centro alza la mano verso Paolo che si trova alla sua destra invece sulla sinistra porge il rotolo della legge a Pietro. Sotto ai piedi di Cristo vi è il giordano con palme e fenice; simbolo della resurrezione.
Il ciclo di affreschi nell’abside di divide in tre sezioni di cui nel primo sono ritratti di dodici apostoli divisi in due schiere tra destra e sinistra. Nel secondo ciclo invece vediamo la madonna benedicente con il bambino, con accanto San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista.
E in fine vi è un terzo ciclo di affreschi risalenti sempre alla stessa epoca; che rappresentano scende di San Silvestro Papa con gli episodi di Costantino; Costantino che ordina la strage, battesimo di Costantino presso la basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, discussione teologica con gli ebrei e in fine la vittoria sul Drago.