Protezione rafforzata: Villa Adriana
Da Patrimonio dell’Unesco a Sito a “Protezione rafforzata”secondo il II Protocollo del 1999 della Convenzione Unesco dell’Aja del 1954.
Forse non tutti sanno che l’area archeologica di Villa Adriana nel corso dei lavori del XIII Comitato per la Protezione dei beni in caso di conflitto armato tenutosi a Parigi nel dicembre del 2018, è stata dichiarata dall’Unesco come “Sito sottoposto a protezione rafforzata con scudo blu.”
Cosa significa questo riconoscimento?
In termini pratici la splendida villa di epoca imperiale voluta dall’Imperatore Adriano avrà una sorta d’immunità che la tutela da eventuali conflitti bellici. La decisione presa un paio di anni orsono in un periodo drammatico quale quello che stiamo vivendo potrebbe esserci dunque di conforto alla luce di quanto sta ora accadendo in Ucraina.
Villa Adriana rappresenta infatti per le sue caratteristiche un “unicum”. La guerra purtroppo produce non solo la perdita di migliaia di vite umane ma anche in termini pratici la distruzione della storia dell’uomo abbattendo e distruggendo monumenti che appartengono all’umanità intera.
Questa sorta di Golden List cui la Villa Adriana ne è entrata a far parte ci conferma dunque la sua unicità. In Italia ricordiamo che sono solamente tre i siti che godono di questa immunità, ossia la Biblioteca Nazionale di Firenze e Castel del Monte e di recente Villa Adriana , monumenti questi che van ad affiancare altri luoghi quali lo splendido Monastero di Geghard in Armenia o la Villa Tugehghat nella Repubblica Ceca.
Questo riconoscimento conferisce dunque a Villa Adriana una “tutela completa”, i siti che sono stati rivestiti di questa onorificenza non possono dunque subire attacchi militari nè essere utilizzati per scopi militari.
Se la nostra nazione dovesse entrare in guerra ricordiamo che nessuna potenza straniera potrà coinvolgere il sito archeologico di Villa Adriana in alcun conflitto, se ciò dovesse accadere la comunità internazionale prontamente sarà obbligata a intervenire.