Tivoli Santuario di Ercole Vincitore: Visite guidate alla scoperta di un monumento eccezionale; uno dei santuari più importanti del Lazio Antico edificato in epoca repubblicana a partire dal II sec.a.C e presenta le stesse caratteristiche di altri due famosi santuari, quello della “ Fortuna Primigenia a Palestrina “ e l’altro di “ Giove Anxur a Terracina “, nel basso Lazio.
Tivoli Santuario di Ercole Vincitore genesi del complesso
Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli ubicato a circa 300 metri dalle antiche mura della città di veniva a trovarsi lungo l’antica Via Tiburtina e presenta tutte le caratteristiche dei Santuari extraurbani edificati al di fuori dell’Urbe ossia della città di Roma. Il Santuario ebbe verosimilmente origine da un culto locale associato alle transumanze che dall’entroterra del Sannio si dirigevano verso la pianura laziale passando per il territorio di Tivoli.
Le caratteristiche del culto di Ercole sono infatti duplici, da una parte rappresenta il culto di una divinità guerriera legato a Marte ma nello stesso tempo era anche una divinità tutelare legata ai commerci e ai mercati poiché Ercole era venerato come il protettore delle greggi transumanti.
Grazie alla sua posizione geografica strategica che favorì i commerci divenne presto già a partire dal secondo secolo avanti Cristo un luogo dove affluirono enorme ricchezze che permisero la costruzione del grandioso Santuario che era anche sede di un Oracolo come quello che troviamo a Praeneste o Palestrina basato sulla estrazione delle “ Sortes” ossia tavolette in legno incise da cui i Sacerdoti addetti dovevano trarne gli auspici.
Cronologia del Santuario e sua destinazione d’uso
Il complesso monumentale del Santuario d’Ercole grazie ai documenti epigrafici , ai manufatti rinvenuti sul posto e alle tecniche di costruzione che vi si riscontrano si data in un arco di tempo che va almeno dalla metà del II sec.a.C . al periodo augusteo. Le ricchezze del Santuario erano infatti notevoli e l’Imperatore Augusto nel 41 a.C. cercò anche di appropriarsene.
Sappiamo inoltre che da una iscrizione che l’Imperatore Augusto era molto legato a Tivoli dove verosimilmente aveva una Villa, qui infatti trascorreva le sue vacanze come ci dice anche lo storico Svetonio. D’altro canto Tivoli fu scelta dall’aristocrazia romana come luogo destinato alle vacanze, erano infatti centinaia le dimore appartenenti a personaggi illustri tra questi l’Imperatore Adriano che poco più a vallle si fece costruire nella seconda metà del II sec.d.C la splendida Villa Adriana e la Villa del poeta Orazio situata nei pressi dell’acropoli della città.
Nel Santuario inoltre veniva amministrata anche la giustizia e nella città di Tivoli il Culto dell’Imperatore Augusto veniva sempre associato a quello di Ercole. Addirittura furono nominati dei sacerdoti in numero di 60 chiamati gli Augustales che risiedevano nel Tempio dediti al culto sia di Ercole che dell’Imperatore Augusto.
Il Tempio di Ercole aveva inoltre una grande Biblioteca. Lo storico Aulo Gellio ci ricorda che era fornitissima di testi tra cui anche quelli di Aristotele. La parte sommitale del Santuario era invece occupato da un grande Teatro Greco come quello che riscontriamo nel Santuario della Fortuna a Palestrina.
Dopo il periodo augusteo il Santuario fu lentamente abbandonato esso infatti seguì il corso della storia. A partire dal XV secolo sulle strutture del Tempio si impiantò un convento a cui fece seguito una ferriera. Successe dunque a partire dalla metà del 1800 una fonderia di cannoni e poi una cartiera sfruttando le acque del fiume Aniene che qui poco lontano scorrevano.
Percorso di visita
La visita guidata al Tempio d’Ercole ha inizio dalla parte superiore del complesso. Esso è formato da un ampio piazzale un tempo porticato sui tre lati disposto su due piani. A seguire troviamo i resti del teatro che è stato recentemente restaurato e oggi riutilizzato per spettacoli e concerti, insieme ai resti del tempio vero e proprio dove si conservava il sacello dedicato a Ercole.
Ai lati del podio sono ancora visibili piccoli ninfei o fontane a forma di grotta che abbellivano la struttura. Inoltre qui sono visibili anche i resti del Canale costruito nel XIX SEC. di raccolta delle acque provenienti dagli acquedotti e dalla vicina Villa D’Este che poi servirono ad alimentare la Centrale dell’Acquoria poco più in basso del Santuario che nel 1886 produsse energia elettrica. Tivoli fu in questo modo la prima città italiana ad avere energia elettrica che poi fornì anche a Roma.
Scendendo nella parte inferiore del Santuario si può transitare lungo un tratto dell’Antica Via Tiburtina che veniva in parte inglobata dal Santuario,la cd.Via Tecta perché interrata, lungo i cui lati si disponevano tabernae o negozi. Enormi lucernari ancora oggi visibili si aprivano nella volta al fine d’illuminare ma anche areare tutta l’area.
Sicuramente questa era la zona del santuario destinata al commercio.
Il lato nord occidentale è una delle parti più suggestive del complesso. Esso si affaccia sulla valle del Fiume Aniene, presenta enormi strutture di alzato che raggiungono i 50 mt circa e che ricordano un’altra struttura repubblicana, il cd. Tabularium che troviamo a Roma nella zona pertinente al Campidoglio. Tutto il complesso è stato costruito con una tecnica edilizia tipica del periodo repubblicano,ossia l’opus incertum. All ‘interno del monumento è stato ricavato anche un antiquarium dove di recente si sono organizzate anche delle mostre.
Come raggiungere il Tempio d’Ercole
Tivoli Via degli Stabilimenti, 5 00019 Tivoli
Biglietto intero ordinario € 5,00 fatte salve le gratuità di legge .