“Villa Adriana nella storia dell’arte ha un ruolo importantissimo poiché da essa gli artisti trassero ispirazione per le loro committenze”.
Oggi vediamo quali grandi artisti rinascimentali passarono per la Villa Adriana costruita dall’Imperatore Adriano. Durante il rinascimento gli artisti venivano a visitare gli affreschi e l architettura; uno fra tutti fu anche Leonardo da Vinci
La grandiosa Villa dell’ Imperatore Adriano a Tivoli venne costruita nel II sec. e con la morte di Adriano nel 138 d.C segue il corso della storia cadendo nell’oblio. Dopo secoli di abbandono viene riscoperta nel periodo rinascimentale.
Tanti furono gli artisti che affascinati da queste rovine antiche e attratti dalla bellezza del luogo vennero a visitare i grandiosi resti di queste rovine romantiche. Uno degli artisti più importanti fu il grande genio Leonardo da Vinci
Vediamo ora nel suo viaggio a Tivoli e in particolare a Villa Adriana da quale edificio fu colpito Leonardo Da Vinci . Uno dei primi storici e umanisti che parlò di Villa Adriana fu in realtà Flavio Biondo a cui si deve anche il termine di Medio Evo.
Egli si appassionò alle rovine antiche della città di Roma attraverso un metodo potremmo dire archeologico e poi eseguì uno studio accurato pertinente alla Villa costruita dall Imperatore Adriano a Tivoli descrivendola nel suo testo chiamato Italia Illustrata.
Fu proprio Flavio Biondo che riconosce in queste rovine sparse nella campagna tiburtina alle pendici dei Monti Tiburtini la dimora imperiale voluta dall’Imperatore Adriano che viene descritta nella Historia Augusta, una raccolta di biografie d’imperatori nel quale parlando di Adriano si riferisce anche alla villa da lui edificata a Tivoli.
A seguito di ciò vennero intrapresi i primi scavi che portarono alla luce meravigliose statue, manufatti di vario genere e apparato decorativo. Molti scultori, pittori, architetti di quel periodo sulla scia della riscoperta di questo incredibile luogo cominciarono a visitare questo luogo dell’ anima. Tra gli artisti più famosi passati per la villa di Adriano troviamo grandissimi personaggi tra questi forse il più famoso è Leonardo da Vinci.
Villa Adriana a Tivoli nella storia dell’arte e l’influenza che gli affreschi e l’architettura ebbero nelle opere rinascimentali
Villa Adriana nella storia dell’arte è presente come caposaldo per la conoscenze delle tecniche costruttive utilizzate nel passato .
Ad esempio la raccolta di scritti e disegni vari di Leonardo, chiamato Codice Atlantico , il grande genio rinascimentale Leonardo fa riferimento anche alla città di “Tivoli vecchio”, come dice lui e della “casa di Adriano” avvenuta in una data precisa ossia il 20 marzo 1501 .
Fu questo una modalità attraverso la quale il grande genio di Leonardo veniva a contatto con l’ arte classica e con tutta quella serie di raccolte pertinenti alle antichità romane.
Il grande artista Leonardo trasse un grande insegnamento dalla visita di questi luoghi e ciò che lui riesce a vedere e a cogliere viene poi riportato nei suoi disegni che furono rappresentati nel “Codice chiamato di Arunde”. E’ questo un corpus ossia una raccolta di disegni e schizzi che ora è conservata nella Britisch Libray in Inghilterra. Fra tutti questi disegni cè anche uno schizzo riguardante la famosa Villa Adriana a Tivoli.
Ciò che Leonardo riporta nel suo disegno è un edificio famosissimo legato anche al culto di Antinoo, l’amante di Adriano, e che appartiene al Complesso del Canopo luogo egittizzante che rievoca la località di Canopo affacciata sulle sponde del fiume Nilo dove Antinoo nel 130 d.C durante una crociera in circostanze drammatiche e oscure morirà annegando nel fiume.
L’ edificio disegnato da Leonardo riguarda il cosiddetto Tempio di Serapide o anche Serapeo come spesso viene chiamato e la data riportata riale all’inizio del 1500, precisamente quando Leonardo probabilmente visita i resti imponenti della grandiosa dimora adrianea.
In quel periodo poi Leonardo sta allestendo un dramma pastorale scritto dal Poliziano e intitolato la favola di Orfeo. Leonardo in questa occasione si occupa della realizzazione della scenografia in particolare della realizzazione di una macchina scenica.
Nel “Codice Arundel” si trova proprio un disegno pertinente a questa macchina scenica diviso in due parti. La parte superiore è caratterizzato da un ambiente agreste con colline e ruscelli,la parte centrale invece Leonardo la immagina come una grande montagna dove si trova una grande porta. Nella parte in basso Leonardo invece rappresenta una specie di grotta caverna aperta nel ventre della montagna e che ha le stesse caratteristiche architettoniche del Serapeo della Villa Adriana.
L’influenza che la Villa Adriana ebbe nella storia storia dell’arte: la presenza di Raffaello nella dimora di Adriano e gli affreschi a grottesca
Nella storia dell’arte Villa Adriana occupa un ruolo importantissimo. Una missiva scritta dal poeta Pietro Bembo e indirizzata al Cardinale Bernardo Dovizi di Bibbiena e datata al 3 aprile 1516 ci dice della visita ai ruderi della Villa Adriana in compagnia del suo amico Raffaello insieme a Baldassar Castiglione e altri amici .
Ricordiamo che Pietro Bembo scrisse i famosi versi che ancora oggi si leggono sulla tomba di Raffaello seppellito nel Pantheon.Quest’ ultimo monumento ricordiamo che venne proprio ricostruito dall’Imperatore Adriano tra il 119 e il 123.
Cosa vide dunque il grande artista urbinate a Villa Adriana che diventa un po’ l’alternativa alla famosa Domus Aurea voluta da Nerone nel cuore di Roma? Anche a Villa Adriana Raffaello si dovette imbattare in alcuni monumenti dove erano ancora visibili le decorazioni a grottesca di estrema eleganza.
Nell’area chiamata ancora oggi il cd.Tempio di Venere adiacente al cd.Complesso della Palestra; Raffaello vide sicuramente una camera picta. Ossia dipinta con affreschi di assoluta raffinatezza alternati a stucchi e frammenti preziosi,quella che Raffaello definì una strana grotta popolata da tante figure.
Sicuramente fu l’artista Lorenzo Luzzo “Morte da Feltre” sul finire del 400 che fece conoscere a Raffaello questi splendidi manufatti. Questo artista insieme a un altro grandissimo architetto del passato, Bramante esplorarono questi luoghi prima di Raffaello. Bramante ad esempio quasi sicuramente per la costruzione del suo famoso Tempietto di San Pietro in Montorio a Roma si ispirò ad un edificio della Villa Adriana ossia la Torre di Roccabruna che è ancora oggi uno degli edifici più misteriosi della Villa Adriana.