Palazzo della Villa D’Este
Mostra di fotografie e filmati, proveniente dall’Istituto Luce, nella splendida cornice della Villa D’Este
Piazza Trento, 5 -00019 Tivoli (RM)
“Il Teatro delle acque”
A partire dal 29 Maggio 2021 fino al 9 gennaio 2022. Nell’ eccezionale scenario della Villa D’Este a Tivoli sarà possibile visitare la mostra la mostra intitolata: Il teatro delle acque, Villa D’Este da giardino degli italiani a Patrimonio Universale .
L’Istituto autonomo Villae, Villa Adriana /Villa D’Este vuole celebrale il ventennale che ricorre nell’anno corrente 2021 dell’iscrizione della Villa D’Este nel 2001 alla lista dei Monumenti appartenenti all’UNESCO e dunque di fatto in inseriti nel World Heritage List, UNESCO Patrimonio dell’Umanità per via del suo giardino,considerato uno dei primi esempi di giardino all’italiana,chiamato già all’epoca del Cardinale Ippolito II D’Este committente di questo capolavoro di epoca rinascimentale, il “giardino delle meraviglie”.
Cosa vedere nella mostra
Nella mostra sono esposte fotografie e filmati provenienti dal Fondo Attualità Archivio storico d’Istituto Luce e sono visibile al piano terra del palazzo raggiungibile attraverso la scala elicoidale che dal piano superiore porta direttamente in giardino lungo il Grande Vialone. Le fotografie hanno un carattere simbolico e nello stesso tempo servono a celebrale la Villa che durante il ventennio divenne sede di rappresentanza del Ministero degli esteri.
Durante il Ventennio, poco dopo che la Villa D’Este venisse acquisita dalla Monarchia , furono anche intrapresi grandi lavori di restauro che riguardarono non solo il palazzo ma anche il giardino in particolare la Fontana di Tivoli o dell’Ovato,una delle fontane più grandi del giardino estense.
Oltre alla Fontana di Tivoli o dell’Ovato per via della sua forma absidata anche la Fontana del Nettuno venne restaurata. Questa fontana,la più grande e la più famosa della Villa D’Este, venne progettata da Gian Lorenzo Bernini nel periodo compreso tra il 1660 e il 1661 e fu completamente modificata dai Conservatori di allora Rossi e Salvati che si occuparono del restauro della grande fontana nel periodo che va dal 1927 al 1929. Le due cascate laterali pertinenti al progetto iniziale vennero infatti obliterate e sostituite da imponenti getti che per via della forma allungata ricordavano le canne di un organo musicale .